Akròama
COCCA DI MAMMA
da "L'amore di una madre"
di A. Strindberg
con
Elisabetta Podda
Barbara Cadeddu
Raffaela Perra
Allievi della Civica Scuola d'Arte Drammatica
Regia
Dafne Turillazzi
Debutto: aprile 1999
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Ispirato a "L'amore di
una madre" di August Strindberg, lo spettacolo mette
in scena la sclerotica relazione affettiva di una madre
e una figlia, entrambe perennemente "sull'orlo di una
crisi di nervi". O meglio: perennemente sull'orlo del
gesto estremo, della violenza esplicita e brutale. Emozioni
e pulsioni morbose, deliri e incubi viaggiano sul filo della
tensione, attraverso segni e richiami ai cult-movie dell'orrore,
mostrando i personaggi in chiave a tratti grottesca, a tratti
puramente drammatica. La storia si frammenta in un'infinità
di situazioni che intrecciano realistici spaccati di vita
quotidiana alle ossessive proiezioni intellettuali dei protagonisti.
Le figure femminili, sempre in bilico tra l'amore viscerale
e la violenza più trucida, esprimono l'essenza delle
passioni assolute, unico modello ispirativo per le anime
inquiete delle due donne. L'eco della morale cattolica,
suggestiva nell'iconografia ma debole nella sua pregnanza,
è presente come celestiale ultima spiaggia verso
la redenzione che mai arriverà, almeno secondo l'etica
comune. Il sorriso malizioso della madre, l'allegria spassosa
e ubriaca delle feste, l'accattivante fascino del travestimento
e della provocazione, la trasgressione e l'abbandono agli
approcci sessuali: sono questi gli universi che trionfano
e che accoglieranno una nuova vita fatta di malinconica
perdizione.
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