Akròama
LA STANZA
di Lelio Lecis
Con
Elisabetta Podda / La Donna
Gianni Loi / Il Carrettiere
Marcello Enardu / L'Uomo
Rosalba Piras / La Madre
Scenografia luci e
costumi
Valentina Enna
Progetto e regia
Lelio Lecis
Debutto: 11 Dicembre
1986 Teatro di Rifredi nell'ambito di FIRENZE CAPITALE
DELLA CULTURA EUROPEA
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E' una storia di solitudine
metropolitana racchiusa all'interno di una stanza, liberamente
ispirata all'opera "Ricongiungimenti" di Robert
Musil. Protagonista un uomo intento a strappare in modo
ossessivo e sistematico le pagine di un inquietante diario,
contenitore di riflessioni e idee appena stese e già
frantumate e appallottolate. La memoria di quello che sta
tentando di scrivere e distruggere è un omicidio.
L'uomo ha ucciso la sua donna, colpevole di averlo tradito
con un miserabile carrettiere. E la donna d'improvviso ritorna,
riappare e rivendica il diritto a vivere, tormentando l'esistenza
dell'uomo, chiusa in se stessa, avvinta dal senso di colpa.
Sul fondo della stanza un finestrone mostra attraverso l'immagine
video, il passaggio di un carro funebre, una madre in costume
sardo e altri squarci di coscienza che sarebbe bellissimo
rimuovere, cancellare per sempre. L'io narrante è
una voce fuori campo che insieme a luci e musiche di sintetizzatore
riempiono d'ansia, di attesa. Le atmosfere sono di richiamo
cinematografico, di genere giallo-horror. E al cinema rimanda
soprattutto l'ampiezza della prospettiva nelle immagini
che compongono lo spettacolo, con i primi piani e i campi
lunghi di un montaggio in pellicola.
La stanza è protagonista silenziosa e determinante
di eventi e situazioni che soltanto al suo interno possono
accadere. La stanza racchiude in se i segreti di un immaginario
individuale filtrato e caricato dai miti di un'arcaica memoria
collettiva fortemente presente con i suoi suoni e le sue
immagini. La stanza è racchiusa in un universo che
resta al di fuori e che vive ritmi, tempi e rapporti mediati
e convenzionali, percettibili solo attraverso la finestra-spia.
La stanza è il rifugio per una storia d'amore tragica
e impossibile, rappresenta il riparo dalla corrosione del
Tempo per il cadavere di una giovane donna alla quale la
morte non ha cancellato i segni di una bellezza rimasta
intatta, così come nella memoria.
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