Favole al circo è la storia di due clowns che, dopo una vita di delusioni e dopo essere stati cacciati via dall’ennesimo direttore infuriato per le loro scarse capacità, decidono di avviare un’attività in proprio. Vista la modesta disponibilità di mezzi i due si arrangiano come possono: riescono a mettere in piedi un vecchio tendone da circo tutto rattoppato e con il loro entusiasmo coinvolgono una ex contorsionista con l’artrosi alla quale affidano l’incarico di factotum. Rimane solo da allestire lo spettacolo. Decidono di preparare dei numeri partendo dalle favole per bambini più celebri: Cappuccetto Rosso, Biancaneve, provvedendo anche alla realizzazione di altri numeri da circo, quali il funambolo, il domatore, i musicisti, ovviamente alla loro maniera, quella dei clown. Alla fine, attraverso la loro inventiva e creatività, riusciranno a raggiungere un tale successo presso il loro pubblico di bambini da venire richiesti come attrazione principale dal maggiore circo del mondo.
Lo spettacolo, ricco di gags, offre spunti di riflessione su aspetti della vita quali la tenacia, il mantenere uno spirito giovane nonostante l’età, il costante atteggiamento positivo e fiducioso di fronte ad ogni situazione, anche la più difficoltosa, la capacità di ridere e giocare.