14 marzo
Akròama

CENERENTOLA

con
Tiziano Polese
Raffaela Perra
Barbara Cadeddu
Ignazia Camba
Gianni Loi
Roberto Boassa

drammaturgia
Giuseppe Pili

costumi
Marco Nateri

regia
Rosalba Piras

CENERENTOLA
"La moglie di un ricco si ammalò e, quando sentì avvicinarsi la fine, chiamò al capezzale la sua unica figlioletta e le disse: - Bimba mia, sii sempre docile e buona, io ti guarderò dal Cielo e ti sarò vicina -. Poi chiuse gli occhi e morì." Così inizia questa versione della famigerata "Cenerentola".
Quanti sanno che in tutto il mondo esistono ben 345 versioni della storia della "scarpetta"? Nessuno immagina una Cenerentola con gli occhi a mandorla, eppure la più antica tra le versioni venne redatta da un dotto funzionario cinese mille anni prima della Cenerentola di Perrault. Infatti l'esaltazione del piede femminile minuto su cui s'impernia l'intreccio di Cenerentola è collegata alla consuetudine, praticata dalle classi elevate in Cina, di fasciare strettamente, fin dall'infanzia, i piedi delle donne.
Se ogni cultura possiede una versione differente, il nucleo narrativo è universale: il ribaltamento della situazione iniziale, da povera servetta a splendida moglie di principe. Chi non ha mai sognato di essere protagonista di una storia a lieto fine… un protagonista che dopo tanta tristezza e solitudine raggiunge la gioia finale e conquista il suo sogno? In questa messa in scena il Principe Azzurro viene ingaggiato da un misterioso "imprenditore di fiabe" che gli propone di vivere una nuova storia. Superata la sua riluttanza il Principe accetta, ma ad una condizione: stavolta sarà lui a scegliere la sua sposa… non per la sua bellezza, ma per la sua bontà. E stavolta s'imbatte in una fanciulla chiamata Cenerentola… Il racconto è l'esaltazione di alcuni valori fondamentali come l'umiltà, l'amore, la famiglia, il rispetto, la spontaneità.
Lo spettacolo è ironico e divertente, coinvolgente e pieno di brio. Le scene si susseguono a ritmo incalzante, la scenografia si trasforma al suono di una colonna sonora emozionante e solenne. La matrigna cattiva, il vestito magico, il ballo a palazzo, la scarpetta rivelatrice... La simpatia degli attori seduce gli spettatori di ogni età: d'un tratto, come per magia, ci si scopre a ridere e piangere per una storia che, sin dalla prima volta in cui ci è stata narrata, è rimasta viva e vibrante in un cantuccio speciale nel nostro cuore.

AKROAMA
Fondato nel 1977 a Cagliari da un gruppo di attori sotto la guida di Lelio Lecis, il Teatro Laboratorio Sardo Akròama si è imposto in poco tempo nel panorama del teatro italiano per l'originalità dei suoi spettacoli, creati come luogo di confronto tra ricerca popolare e sperimentazione (La notte delle danze, Mariedda, L'ultimo sogno di Balloi Caria). Uno stile salutato dai maggiori critici internazionali con entusiasmo, che valse al giovane gruppo l'immediato inserimento nei programmi di festival italiani ed europei. Diventato, a dieci anni dalla sua nascita, Centro di Ricerca Teatrale, Akròama affianca attività laboratoriali e di ospitalità a quelle tradizionali della produzione.
Negli anni si susseguono i successi, firmati in gran parte da Lelio Lecis come lo spettacolo itinerante La Casa della Madre, o Lo Straniero, invitato al Festival di Salisburgo. Lo stesso Lecis viene invitato in Germania per allestire all'Hans Otto Theater di Postdam Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello nel 1996. Negli ultimi anni Lecis ha condotto un'esperienza pressoché unica nel teatro occidentale: un progetto sperimentale con la partecipazione di attori e musicisti dell'Opera di Pechino.