21 - 22 aprile
Teatro Sassari

L'AUDACE RAPINA AL BANCO DI SARDEGNA
farsa in tre atti liberamente ispirata dal vaudeville francese di Arthur Hannequinn

drammaturgia
Mario Lubino e Giampiero Cubeddu

con
Mario Lubino
Alessandra Spiga
Gaetano Lubino
Teresa Soro
Antonietta Toschi Pilo
Michelangelo Ghisu
Alfredo Ruscitto
Paolo Colorito

Scenografia
Giovanni Lubino

Luci
Marcello Cubeddu

Allestimento
Scenosist

Regia
Giampiero Cubeddu.

L’AUDACE COLPO AL BANCO DI SARDEGNA
Al centro della vicenda una famiglia di poveri disgraziati il cui capo-famiglia crede di essere un inventore avendo progettato la tromba a pedale per musicisti affetti da asma bronchiale e afasia polmonare. Non trovando nessuno disposto a finanziare il prototipo, su suggerimento del figlio un po’ “mamo” e per sbarcare il lunario e mantenere la famiglia, decide di organizzare una rapina alla banca più importante dell'isola: il Banco di Sardegna. Naturalmente, dopo una serie di colpi di scena esilaranti, il colpo fallirà, anche se i malcapitati, grazie al provvidenziale intervento del direttore di banca, spasimante della figlia, riusciranno a cavarsela.

TEATRO SASSARI
La compagnia nasce a Sassari nel 1976. Nei suoi anni di attività, diretta dal regista Giampiero Cubeddu, ha allestito oltre 30 lavori teatrali. Tre sono le direttrici entro le quali la Compagnia si è mossa e intende muoversi: il filone tradizionale, il rifacimento degli esempi più significativi del teatro regionale italiano, la ricerca. Per ciò che concerne la tradizione ha allestito i classici del teatro sassarese, ricostruendo con rigore la civiltà "zappadorina" attraverso un ritratto garbato e ironico, privilegiando gli aspetti malinconici e conflittuali di quel mondo rispetto a quelli di una nostalgia melensa, tanto cara e consueta nel teatro dialettale, che descrive e rappresenta la realtà come un sorta di arcadia, che mitizza i rapporti umani, spogliandoli di ogni dialettica e di ogni contenuto politico-sociale. Il secondo filone è quello del confronto con altre drammaturgie più articolate e complesse, per verificare la tenuta scenica del nostro dialetto nell'ambito di una teatralità non necessariamente dialettale, che pur utilizzando il dialetto sassarese non vuole rinunciare a suoni e intonazioni di altri dialetti regionali, quali il logudorese, il gallurese, l'italiano regionale. Il terzo filone, infine, è quello della ricerca di una drammaturgia e di un teatro sardo del tutto nuovo, anche se radicate nella tradizione, recuperando codici gestuali, ritmi, intonazioni e suoni che rendono originale il linguaggio teatrale sardo rispetto al teatro tradizionale del panorama nazionale. Dal febbraio 1989 la Compagnia Teatro Sassari ha assunto la gestione del Cinema Teatro Olimpia di Porto Torres, creando un centro permanente per la diffusione del teatro d'etnia, dove ogni anno la Compagnia Teatro Sassari organizza il Festival «Etnia e Teatralità», ospitando gruppi sardi, nazionali ed internazionali per un confronto fra le diverse etnie.