2 giugno
Cajka

MASCARADE



con
Enrico Incani
Barbara Usai
Massimo Zordan
Tiziana Pani
Cristiana Cocco
Antonello Murgia
Davide Sanna
Diego Milia

musiche
Diego Milia
Antonello Murgia

preparazione tecnica vocale
M° Enrico Di Maira

scrittura scenica, scenografia e regia
Francesco Origo

 

MASCARADE
Mascarade, scritto e diretto da Francesco Origo, è "l'involucro, lo scrigno, la buccia, la scorza, il relitto, la carcassa…, insomma: la carogna! di quel che resta di un teatro". Una compagnia di girovaghi, decisamente in ritardo sull'orario di spettacolo, si ritrova davanti al pubblico, con la scena ancora da montare, le parti non assegnate e metà delle attrezzature andate perdute in mare nell'ultima burrasca attraversata. Da questa insolita situazione, che trae ispirazione da "L'impromptu de Versailles" di Molière, da una parte, e dall'incubo ricorrente dell'attore di trovarsi di fronte alla platea senza sapere minimamente che fare, dall'altra, il capocomico e i suoi attori-marinai traggono lo spunto per dar vita ad uno scatenato vaudeville in musica: tra le dispute, il panico e gli intoppi nel montaggio di una scenografia "sempre storta", si sviluppa un ironico e graffiante discorso sul teatro, dove il pubblico diventa l'interlocutore principale.
Dai relitti e dagli avanzi, l'oggetto "teatro", quasi per miracolo, viene infine eretto e la commedia può essere rappresentata: è lo "Sganarello, o il cornuto immaginario" di Molière, nella traduzione dello stesso regista Francesco Origo. La tecnica recitativa e l'atmosfera cambiano completamente, fondendo l'iperrealismo fantastico dei prototipi piccoloborghesi del gioiello molieriano, con le biomeccaniche di una commedia dell'Arte (gli attori indossano qui le maschere) alla Vachtangov.
Ed è proprio dal non fraintendibile Cacciare il teatro dal teatro! di Vachtangov che parte il gioco di questa produzione della Compagnia çàjka, il cui scopo principe resta quello di far ritrovare allo spettatore la gioia e la fiducia in un teatro che gli appartenga.

CAJKA
Nel 1995 gli attori dell' odierna Compagnia Cajka si conoscono durante un lavoro teatrale sostenuto dalla presenza della coreografa Simonetta Pusceddu, del musicista Alessandro Olla e del regista e attore Mario Faticoni, presso il Centro di Intervento Teatrale "Il Crogiuolo", a Cagliari. Da questo incontro, il 17 novembre 1995 nasce il loro primo spettacolo, tratto da " Il giorno del giudizio " di Salvatore Satta, dal titolo "Borgo Estatico". Le quaranta repliche effettuate in tutto il territorio sardo, oltre a fare acquistare professionalità agli attori, concretizzano l' idea di una reale esigenza di creare, in un gruppo stabile, una continuità di linguaggio e di studio. Nel marzo del '96 si aggiunge la presenza dell'attore e regista Francesco Origo, che, parallelamente ad un laboratorio sulle tecniche della Biomeccanica, allestisce "Le Nozze dei Piccoloborghesi" di Brecht. Da ottobre '96 a giugno '97 il laboratorio permanente amplia la sua attività e produce "Voix de Ville", spettacolo ideato e diretto da Francesco Origo, che viene accolto con successo di pubblico e critica; Il 24 settembre del '97, va in scena "Gratis", coreografia di Simonetta Pusceddu. Nel novembre del '97 viene prodotto "Nasdrovie", regia di Simonetta Pusceddu e coreografia di Enrica Spada. Nel novembre dello stesso anno, con la produzione di "Famigliole", scrittura scenica e regia di Francesco Origo, il gruppo di attori lascia definitivamente il Crogiuolo. Nasce, sotto la direzione di Francesco Origo, la Compagnia Cajka, ("gabbiano" in russo; già simbolo del Teatro d'Arte di Mosca). Il 14 luglio 1998 debutta "Le Furberie di Scapino" di Moliere, traduzione e regia di Francesco Origo. A conclusione del laboratorio teatrale permanente (ottobre '98 - giugno '99), che vede impegnati sessanta allievi, viene allestita, insieme a Simonetta Pusceddu, una dimostrazione di lavoro collettiva su frammenti de "Il diario di Eva" di Mark Twain. Altri spettacoli significativi: "Exitus" (1999), "La Principessa d'Elide" di Molière, ("Segni Barocchi Festival" di Foligno); "Ombre" (Festival di Lula).