Stagione Cagliaritana Del Teatro Contemporaneo
Novembre 1995 / Maggio 1996

2-3-4-5 novembre
Enzo Jannacci
LA SCOMMESSA

9-10-11-12 novembre
Franca Rame
SESSO? GRAZIE, TANTO PER GRADIRE

16-17-18 novembre
La Zattera di Babele
PIRANDELLIANA

23-24-25 novembre
Teatro Laboratorio Nove
LE COGNATE

7-8-9 dicembre
Paola Pitagora
I SOTTERRANEI DELL'ANIMA

14-15 dicembre
Compagnia Teatro Sassari
DOMANDA DI MATRIMONIO - L'ORSO

25-26-27 gennaio
Donati e Olesen
BUONANOTTE BRIVIDO

1-2-3 febbraio
Compagnia Katzenmaker
TAMBURNAIT

14 febbraio
Akròama
L'ULTIMO SOGNO DI BALLOI CARIA

22-23-24 febbraio
La Fabbrica dell'Attore
A. COME ALICE

14-15-16-17 marzo
Aldo, Giovanni e Giacomo
I CORTI

9-10-11-12 maggio
Paolo Rossi
RABELAIS

UNIONE SARDA
15 ottobre 1995
QUALITA' E DIVERTIMENTO

Jannacci, Franca Rame, Paolo Rossi. Da novembre a marzo arriveranno a Cagliari con la stagione teatrale Akròama e bastano i loro nomi per provocare sussulti di gioia in un botteghino che, di solito, langue. Meglio spettacoli belli e di sicuro successo che una sfilata di produzioni, altrettanto belle, ma che glissano nella ricerca sperimentale e che per il pubblico del capoluogo son sempre un'incognita. Ad una pattuglia di aficionados che continua a seguire i Barberio Corsetti, Raffaello Sanzio, Magazzini, Teatri Uniti di Napoli (Servillo e Martone), risponde nervosamente un plotone di spettatori cha quando va a teatro non deve neppure immaginare di spendere a vuoto i suoi soldi. Dalla serata vuole qualità abbinata al divertimento: laddove per divertimento s'intende la capacità di entrare in visioni di largo consumo.
Lelio Lecis (patron di Akròama) questo lo ha capito da un pezzo e finora i risultati del botteghino gli hanno dato ragione. Così, con l'aiuto dell'ETI, anche per quest'anno ha costruito una stagione che soddisfa tutti i palati. Nessun dubbio che gli altri (l'Ente Lirico lo ha già fatto) seguiranno a ruota. Il consenso del pubblico è oggi troppo importante per lanciarsi in qualsiasi tipo di avventura spericolata. Gli spettatori (si pensa, senza andar troppo lontano dalla realtà) vogliono riscoprire la teatralità di una serata speciale, lontana dalla routine, magari vicina alla TV senza esserci proprio davanti.
Il 2 novembre la stagione Akròama di Cagliari inizierà alle Saline con La scommessa di Enzo Jannacci, parole e musica di un grande mattatore della scena che ha sempre vissuto esageratamente tutto quel che fa. E per questo incanta ancora, non è di molti la capacità di raccontare e raccontarsi senza risparmio. Il 9 novembre Sesso? Grazie, tanto per gradire, Franca Rame che (con la complicità dei testi di Dario e Jacopo Fo) racconta a donne e uomini le interminabili trappole di una sessualità castrata dal moralismo vaticano. Anche per questo il lavoro (tratto da "Lo zen e l'arte di scopare", di Jacopo Fo) lo scorso anno ha provocato non pochi subbugli nei teatri di mezz'Italia. La Rame ha accettato di ammorbidire il titolo (che prima era lo stesso del libro) ma le battute e la sua vivacità intellettuale, per fortuna son restate quelle.
Il 16 novembre arriva Carla Tatò con una Pirandelliana che vive in un intreccio di parole - quelle della Tatò, gran maestra della seduzione scenica - e di acrobazie. Quelle, dicono strabilianti, degli attori circensi (francesi) che l'accompagnano in questa performance. Il 23 novembre, ancora una curiosità: Le cognate di Michel Tremblay - drammaturgo canadese che dal 1968 si diverte a dividere il suo pubblico in favorevoli e contrari, ma senza mezze misure - porteranno sulla scena delle Saline quindici donne. Donne in cucina tra comicità e cattiverie verso il maschio comune, anche se talvolta incolpevole nemico. Il 7 dicembre Paola Pitagora propone I sotterranei dell'anima, un collage di testi belli e famosi (tratti da Yeats, Gibram, Raffael Alberti, Pavese) per i furori di un'attrice che non si è arresa alla banalità.
Vacanze di Natale. Il nuovo anno si apre con Paolo Rossi, un nome che è diventato una tale garanzia di successo che, non per caso, il comico ha quasi smesso di far spettacoli lavorando sui testi. O meglio, lavora sui suoi, l'intelligenza e la sua verve schizofrenica assicurano (ovunque) il tutto esaurito per settimane di fila. L'Akròama lo terrà tre giorni ma, come nei casi della Rame e di Jannacci, non si esclude una quarta serata. Il suo spettacolo costa ottanta milioni (quasi un terzo dell'intera rassegna) ma Rossi sa bene di avere dalla sua pubblico e botteghino. Buonanotte brivido di Donati & Olesen (comici, 26 gennaio), Tamburnati di e con Alfonso Santagata (1 febbraio) , A come Alice (22 febbraio, uno dei primi spettacoli di Manuela Kustermann con la regia di Giancarlo Nanni e senz'altro tra i più applauditi) e I corti (14 marzo) con tre comici che provengono dalla premiata e onnipresente scuderia di Gino, Michele, Paolo Rossi e Arturo Brachetti, (Fregoli) chiuderanno la rassegna.

Marco Manca