Stagione Cagliaritana Del Teatro Contemporaneo
Novembre 1997 / Marzo 1998

6-7-8-9 novembre
Bustric
NAPOLEONE MAGICO IMPERATORE

13-14-15-16 novembre
Brachetti
BRACHETTI IN TECHNICOLOR

27-28-29-30 novembre
Lucia Poli
IN ATTESA DELLA CATASTROFE

4-5-6-7 dicembre
Ariadone
IL LINGUAGGIO DELLA SFINGE

11-12-13-14 dicembre
Adriana Asti - Jerzy Stuhr
CENERI ALLE CENERI

22-23-24-25 Gennaio
Akròama
MARIEDDA

5-6-7-8 febbraio
I Virtuosi di San Martino
CICCIO E ALTRE STORIE

19-20-21-22 febbraio
M.D.A. Produzioni Danza
LA FORESTA INCANTATA

26-27-28 febbraio / 1 marzo
Teatro Libero di Palermo
EL SALVADOR


L'UNIONE SARDA
17 ottobre 1997
SOTTO IL SEGNO DI PINTER

Il pezzo forte è firmato da Harold Pinter. Creazione e regia, con Adriana Asti e Jerzy Stuhr. Inquietudini ed enigmi, in un'unica folgorante sequenza. Ma il programma offre un po' di tutto: "Brillante, comico, danza, letteratura", per dirla con Lelio Lecis. Dieci spettacoli, dal 6 novembre all'8 marzo.
Stagione del Teatro Contemporaneo, edizione numero dodici, la sesta alle Saline. Organizzazione Akròama, naturalmente. Con una novità. Anzi, con un cambio di rotta. "Non ci saranno i comici prettamente televisivi", ha spiegato ieri Lecis, presentando il cartellone. Stop a Guzzanti, Gioele Dix, Gemelli Ruggeri, e via per un lungo elenco ampiamente saccheggiato negli anni scorsi: "Forse perderemo il 10-15 per cento degli abbonamenti, forse ne acquisteremo altri. Ma ci siamo accorti che molte proposte non sono all'altezza". E forse un po' lontane dallo spirito della rassegna.
Il programma comunque mantiene gli equilibri fra garantito e rischioso, con qualche riproposta. L'esordio è affidato a una vecchia conoscenza del pubblico cagliaritano, ingaggiato da Benigni per il suo nuovo film: Sergio Bini, ovvero Bustric, nei panni di Napoleone, magico imperatore. Dal 6 al 9 novembre. Un "mago" e poi un trasformista: Arturo Brachetti. Un'incursione tra le figure dell'immaginario cinematografico, Brachetti in technicolor, 100 personaggi in 100 anni di cinema, siglato in coppia con Saverio Marconi. Dal 13 al 16 novembre. Comicità di ottima stoffa anche dal 27 al 30 novembre: Lucia Poli In attesa della catastrofe. Testo di Stefano Benni. Spettacolo-antologia di perle satiriche dedicato al millennio che se ne va.
Altra aria, dal 4 al 7 dicembre, con la compagnia Ariandone, che presenterà Il linguaggio della Sfinge di Carlotta Ikeda. Siamo nel campo del teatro-danza, e in particolare con una protagonista (da oltre vent'anni) del Butoh. Quindi Ceneri alle ceneri di Pinter: 11-12-13-14 dicembre. Due soli personaggi in scena per una pièce discussa e rappresentata per la prima volta a Londra nel settembre 1996. Per Pinter è la prima regia in lingua non inglese.
E' invece un ritorno al passato Mariedda, cavallo di battaglia di Lelio Lecis, con oltre 500 repliche. Dal 22 al 25 gennaio. "Lo riproponiamo per il ventennale di Akròama". Nessuna variazione rispetto alle origini, a parte qualche costume. Alla caccia di curiosità, sembra promettente La guerra vista dalla luna, con gli Avion Travel e Fabrizio Bentivoglio (dal 5 all'8 febbraio) "operina musicale in un atto" di Peppe Servillo.
Ancora un salto nel teatro-danza (dal 19 al 22 febbraio) con M. D. A. e La foresta incantata di Aurelio Gatti, un viaggio in Medio Oriente attraverso la Gerusalemme Liberata del Tasso. Temi contemporanei e brucianti invece (dal 26 al 28 febbraio) con El Salvador di Rafael Lima, messa in scena dal Teatro Libero di Palermo per la regia di Beno Mazzone. Ritratto di cinismo, del giornalismo spettacolare e inumano. Conclusione ancora con Akròama e l'assurdo di Ionesco: La lezione e Delirio a due, regia di Antonio Prost, interpreti Antonio Caboni, Rosalba Piras e Carla Orrù.
Fin qui il programma della rassegna, con l'annuncio della seconda tranche, dedicata al teatro di ricerca più autentico ed etichettata dall'Eti. Programma non definitivo (da marzo ad aprile) ma con qualche stimolante anticipazione: Il misantropo dei Teatri Uniti, Cleopatrasse dei Magazzini, Desa l'asino che vola dei Koreja, Acquarium ardent di Enzo Moscato e Notte di Corsetti. Probabilmente anche il primo risultato concreto della produzione di Lecis con l'opera di Pechino.
E' sempre sullo stesso versante, da segnalare che Cagliari sarà il centro pilota di una "ricerca sulla ricerca". Chi ama e chi frequenta questo genere di teatro? Cosa fa e cosa chiede? Nello stesso tempo, chi lo respinge e perché? Un'indagine accurata, ha spiegato Lecis, che andrà avanti per l'intera durata della rassegna.

Roberto Cossu