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Stagione Cagliaritana Del Teatro Contemporaneo
Ottobre
1993 / Febbraio 1994
28-29-30-31
ottobre
Mario Zucca
REALTA' PERIFERICHE
4-5-6 novembre
Compagnia del Teatro Stabile di Firenze
LA LOCANDIERA
11-12-13 novembre
Teatro dell'Archivolto
CUORE DI COMICO
29-30 novembre / 1-2-3-4 dicembre
Gioele Dix
STO RISTRUTTURANDO
14-15 dicembre (Teatro Tenda)
Antonio Albanese
UOMO
21-22 gennaio (Teatro Tenda)
Giobbe
ARIA CONDIZIONATA
11 marzo (Teatro Tenda)
Enzo Jannacci
RECITAL
18-19-20 marzo
Pupi e Fresedde
CAFE' CHAMPAGNE
UNIONE SARDA
16 ottobre 1993
LE SEDUZIONI DI AKROAMA
Seduzione. Sarà questa la parola chiave per tradurre la stagione
che l'Akròama di Lelio Lecis mette in scena a Cagliari dal 28 ottobre
al 12 febbraio? La troverete nelle inquietudini di Licia Maglietta
che - il 4 novembre - porta in scena La Locandiera di Goldoni con
la regia di un anarchico della vita come Carlo Cecchi? Oppure nelle smorfie
di Antonio Albanese che nell'Uomo (14 dicembre) recita la
paura in formato parodia soltanto per evitare di portarsela addosso? O
ancora, saranno i monologhi demenzial-profondi di Enzo Jannacci
(12 febbraio) ad agitare le acque di questo nuovo che invecchia prima
ancora di dimostrare quanto è nuovo?
Da qualche tempo le stagioni di Akròama cercano di abbinare faticosamente
le sensibilità del pubblico a quelle degli autori. E in un modo
o nell'altro, mettono in scena le emozioni di un teatro che faccia concorrenza
all'ufficiale stagione di prosa (quella della Cedac) nel modo più
intelligente possibile. Non un altro teatro ma un teatro altro. Fatto
di autori che rivisitano il classico rubandone gli insegnamenti di vita
(Goldoni è tra questi) e comici metropolitani che tra unghie e
denti raccontano quanto è difficile passare dal vecchio al nuovo
senza portarsi addosso la puzza di cadavere resuscitato.
Il risultato è che troverete come occupare i vostri sabati e le
vostre domeniche senza mai domandarvi quale tipo di teatro andrò
a vedere. Scusate se è poco. La stagione Akròama esordisce
con Realtà periferiche di Mario Zucca (28 ottobre),
una ragazza in paninoteca che si disegna i foruncoli sul viso per sembrare
più giovane, l'oralità di storie demenziali e gli eroi suburbani
in un cocktail che sarebbe vomitevole se non facesse ridere. L'11 novembre
sarà l'Archivolto di Giorgio Gallione a rompere il giocattolo
della poesia con sorrisi e sberleffi: Cuore di comico è
un mondo alla rovescia, quello per intenderci in cui hanno cittadinanza
solo gli irregolari, gli eccentrici, i marginali, gli eterodossi, i refrattari.
Sarebbe banale se fossero soltanto inquilini del pluridiscusso Leoncavallo.
Il 25 novembre amarcord con Ricorda con rabbia di Osborne (il commediografo
delle trasgressioni anni Sessanta) diretto da Diego Pesaola e poi
una cascata di comici. Gioele Dix con Sto ristrutturando
(2 dicembre), Antonio Albanese in Uomo (14 dicembre), Giobbe (Aria
condizionata, 21 gennaio) e il recital di Jannacci (12 febbraio).
"Quel che sembra appassire oggi - dice Lelio Lecis - sono i nuovi
linguaggi, abbiamo cercato di recuperarli là dove si trovano senza
innalzare steccati".
Akròama concluderà la sua stagione invernale in febbraio
ma solo per riprenderla pochi giorni dopo con una carrellata sulla sperimentazione
che - ad una nuova produzione Akròama sul Woyzeck
di Buchner - affiancherà gruppi come Out Off a Pupi e
Fresedde, Marcido Marcidoris alla maturità blasonata dei
Potlach. E poi ancora la danza. Nessuno può pronosticare un
futuro per un'arte che a Cagliari ha sminuzzato uno dei suoi palcoscenici
più intelligenti e arguti. Akròama ci prova. Più
di una scommessa. Una voglia fisica di respirare nuove coreografie. Quanto
ancora sia vicino il pubblico, solo il tempo può dirlo.
Marco Manca
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