Progetto Speciale
Marzo 1993 / Maggio 1993



12-13-14 marzo
Krypton
L'ULTIMO NASTRO DI KRAPP

19-20-21 marzo
Gruppo di Ricerca e Progettazione Teatrale
ROBERT MUSIL 2. IL COMPIMENTO DELL'AMORE

26-27-28 marzo
La Zattera di Babele
TRE PEZZI D'OCCASIONE

2-3-4 aprile
Koreja
S'È STUTATO 'O SOLE

16-17-18 aprile
Laboratorio Teatro Settimo
AFFINITÀ

23-24-25 aprile
Akròama
MARINES (THE BRIG)

7-8-9 maggio
Il Gruppo Libero
RACCONTO D'AUTUNNO

21-22-23 maggio
Magazzini Produzioni

FINALE DI PARTITA

 

LA NUOVA SARDEGNA
11 Marzo 1993
PRIMAVERA, ANDIAMO, E' TEMPO DI NUOVI PROGRAMMI TEATRALI


Il progetto speciale ETI - Teatro di Ricerca, organizzato a Cagliari (Teatro delle Saline) da Akròama e a Sassari (Il Ferroviario) da La Botte e il Cilindro - che nella versione sassarese ha il titolo suggestivo "Stagione primaverile del teatro di ricerca" - inizia oggi alle ore 21 al Ferroviario con uno spettacolo di grande impegno formale, L'ultimo nastro di Krapp, di Samuel Beckett, presentato dalla compagnia Krypton di Firenze. Si tratta di un'opera famosa (la prima rappresentazione è del 1958), che ha lasciato una traccia durevole nel teatro contemporaneo: un'opera tra le più amate, forse perché la ricerca assoluta e in un certo senso assurda di rigorose geometrie teatrali e forme essenziali di linguaggio lascia qui un certo margine all'emersione di contenuti umani, in un certo senso, ancora vagamente "realistici" - come l'amore (cui è dedicata una tenerissima immagine fuggevole d'una gita in barca). Com'è noto, Krapp ascolta in una solitudine solo confortata da brandelli di memoria, un nastro magnetico che parla di una sua lontana stagione di vita. Trent'anni fa dev'essere successo qualcosa (un'amore incipiente subito respinto?). Il vecchio Krapp cerca di riagganciare a quelle lontane voci (quel se stesso troppo giovane e poco comprensibile oggi) un'esistenza alla deriva ormai priva di significato. Ma quale passato potrà mai darci salvezza?
Questo difficile itinerario di memoria tra il presente e il passato, tra il linguaggio e la sua estrema spiegazione, è compiuto con un'attenzione particolare al testo del grande drammaturgo dal regista Giancarlo Cauteruccio e dall'attore Massimo Verdastro. Repliche a Cagliari (Teatro delle Saline) dal 12 al 14. Ma questa rassegna offre per gli amanti del teatro, e di Beckett in particolare, altri pezzi forti. Ci sono infatti in programma altri due spettacoli su Beckett. Il primo, che partirà da Sassari il 25 marzo e approderà a a Cagliari il 26 (fino a domenica 28) si intitola Tre pezzi d'occasione (Passi, Dondolo, Non io). Prodotto da La Zattera di Babele e interpretato con grande successo da Carla Tatò offre, secondo la consueta tecnica dello scavo linguistico in profondità e degli affioramenti tra frammenti e immagini, tre storie di donne che si interrogano e (come in Krapp) tentano disperatamente di dar qualche consistenza esistenziale al loro passato. Emblematicamente è il terzo pezzo, il bellissimo Non io in cui, scomparso ormai il personaggio tradizionale, resta in scena, sommersa dal buio e malamente baluginante nell'oscurità, solo la Bocca. La regia è di Carlo Quartucci. L'altro pezzo forte beckettiano, Finale di partita, chiuderà la rassegna (il 20 maggio a Sassari e dal 21 al 23 a Cagliari). Anche questo spettacolo, prodotto dai Magazzini (Firenze) in collaborazione col Centro Teatrale Bresciano, è il risultato di una lunga frequentazione di Beckett. Due personaggi consumano un lungo soliloquio a due, alla presenza di altri due ruderi ficcati dentro dei bidoni della spazzatura, in uno spazio angusto. Le vite del torturatore e del torturato sono crudelmente legate a un unico destino. Maestro di crudeltà in questo applauditissimo spettacolo è Virginio Gazzolo. Con lui Gianfranco Varetto, Paolo Ricchi e Adonella Monaco. La regia è di Federico Tiezzi.
Il Gruppo di ricerca e progettazione teatrale di Giuliano Vasilicò (Roma) presenterà giovedì 18 marzo a Sassari e dal 19 al 21 a Cagliari una novità preparata per le manifestazioni internazionali promosse l'anno scorso dal comune di Klagenfurt (città natale dell'autore) nel cinquantesimo anniversario della morte del grande Musil. Da una novella di Robert Musil (del 1909) è infatto tratto questo Progetto Musil 2: il compimento dell'amore, in cui una donna felicemente sposata consuma in un paradossale tradimento (concedendosi fisicamente a un uomo grossolano) l'estremo atto di fedeltà al marito. Interpreti: Riccardo Barbera, Elisabetta De Paolo, Graziella Pezzani, Adolfo Adamo e Carmen Rocco. Un altro classico di grande successo, che ha vinto il premio Ubu nel 1986, viene riproposto ora (mercoledì 14 aprile a Sassari e dal 16 al 18 a Cagliari) in una nuova edizione rinnovata e riscritta dal Laboratorio Teatro Settimo. Si tratta di Affinità (tratto da Le affinità elettive di Goethe), in cui la storia di Edoardo e Carlotta, del Capitano e di Ottilia, viene originariamente raccontata da sei serve-osservatrici: un punto di vista che consente alla regia di Gabriele Vacis e Roberto Tarasco di penetrare con mano leggera nella complessa trama dei sentimenti. Interpreti: Laura Curino, Mariella Fabris, Lucilla Giagnoni, Anna Coppola, Benedetta Francardo e Paola Rota. Una raffinata operazione drammaturgica viene compiuta dal Gruppo Libero di Bologna su uno scrittore (da considerare ormai un classico) Tommaso Landolfi. Racconto d'autunno (1947) racconta la storia di un soldato in fuga che cerca rifugio in una casa misteriosa e labirintica, piena di oscure presenze. L'adattamento teatrale è di Biancamaria Pierazzoli, Giorgio Bulla e Tanino De Rosa. In scena a Sassari giovedì 6 maggio e a Cagliari dal 7 al 9.
La drammaturgia italiana di questi anni è presente con tre opere, rispettivamente prodotte da Koreja, un gruppo del Cilento formatosi nel 1983 e dai due gruppi organizzatori Akròama e La Botte e il Cilindro. S'è stutato 'o sole, opera prima di un giovane antropologo, Stefano De Matteis, è una scrittura scenica in quattro momenti. Due donne in scena fra teatro e vita, sulla traccia drammaturgica, ma rivissuta in maniera originale, di Filumena Marturano e, soprattutto, di quel grande teatro di vita che è Napoli, la sua cultura, la sua lingua. Con Silvia Ricciardelli e M. Rosaria Ponzetta. La regia è di Salvatore Tramacere. Al Ferroviario giovedì 1° aprile, alle Saline dal 2 al 4.
Infine le due produzioni sarde. Akròama presenterà dal 23 al 25 aprile a Cagliari uno spettacolo asciutto e crudele su una colonia penale dei marines di Okinawa, Marines (the brig), diretto da Elisabetta Podda; e La Botte e il Cilindro a Sassari (giovedì 13 maggio) La casa nuova di Leonardo Sole, una matura prova d'attore di Sante Maurizi in un difficile ruolo femminile, con la regia di Pierpaolo Conconi.