Quando non esistevano le videocassette o i libri di fiabe per bambini, c’erano i Raccontastorie: specialisti nel raccontare le favole con passione, precisione, e naturalmente dovizia di dettagli.
Una di loro la Signora Matilde non si arrende al passare dei tempi, e, nonostante il comitato centrale delle fiabe l’abbia messa in pensione, lei , noncurante dell’età, della miopia e della memoria oramai scarsuccia, si ostina a voler continuare a raccontare, con la passione di sempre, la fiaba che preferisce: “Aladino e la lampada incantata”.
La Signora Matilde inizia così il racconto piena di entusiasmo, ma la poverina si trova ben presto in un bel pasticcio, infatti a causa degli anni non riesce più a leggere con chiarezza il libro delle favole, e nella sua memoria c’è una gran confusione. Inizia così un minestrone di fiabe e strafalcioni che mescolano Aladino con altre avventure e personaggi.
Per fortuna, in soccorso dell’anziana signora giungono i protagonisti del racconto: Aladino, la principessa Jasmine, il re , il genio della lampada e naturalmente anche i bambini del pubblico aiuteranno l’anziana signora a ricostruire (o costruire) tutta la storia.
E se proprio alla fine la narratrice non ricorda il finale?
Lasciamolo proporre ai protagonisti e avremo 5 finali diversi .
Saranno i bambini del pubblico a decidere come far finire la storia, le favole d’altrnde sono fatte per loro e i veri narratori, come la signora Matilde, questo lo sanno bene e sanno anche che tutte le fiabe hanno un lieto fine e può essere molto emozionante poterlo scegliere ogni volta a sorpresa.