Luca Sorrentino, Giuliano Pornasio, Slvia Fracchia, Eleonora Piroddi, Roberta Setzu
Mescolando la filosofia del Don Giovanni con lo stile, i codici e i linguaggi del mondo del tango è nato John Dovanni.
John , proprietario di un locale notturno discute con il suo cameriere Sganarello sui temi dell’amore, della gelosia, dell’abbandono e del tradimento, interpretati sulla scena dai movimenti dei ballerini.
Il tango, con le sue diverse possibiità di interpretazione, esemplifica nella lotta dei corpi e nel loro relazionarsi e avvicinarsi le potenzialità di rapporto tra uomini e donne.
Nella Milonga, luogo deputato al ballo del tango, come nella vita, esistono dei codici da conoscere per poter agire con successo: come invitare o "farsi invitare" al ballo, come regolarsi con un partner più o meno esperto, come muoversi nella pista. John, il proprietario della sala conosce queste regole e ne abusa per ammaliare e conquistare.
In questa diversa proposizione il personaggio di Moliere, è un siciliano gangster, esibizionista e affascinatore senza alcun rispetto dei codici d’onore della sua famiglia e delle altre.
Lussuria, cattiveria, crudeltà, sfrontatezza e ipocrisia del personaggio saranno mitigati dalle situazioni divertenti e imprevedibili in cui verrà coinvolto.
Il suo alter ego sarà uno Sganarello che lavora come direttore di sala, moralista e bacchettone che segue il suo padrone John ma difenderà il proprio punto di vista durante un divertente confronto che li vede protagonisti.
Un moralista contro un libertino: chi tra i due sarà più convincente?