Domenica 30 marzo 

 Abaco - Produzione Teatro Instabile 

Mulan
di Rosalba Piras
regia di Tiziano Polese e Barbara Cadeddu

con
Tiziano Polese, Ombretta Pisanu, Ulisse Badas

 

Un viaggiatore chiacchierone e un po’ pasticcione entra in teatro dopo un lungo viaggio. E’ carico di drappi sulle spalle, binocoli, e rotoli di cartine geografiche gli spuntano da tutte le parti. Cerca di capire dove è finito, non ricorda perché è arrivato fin li. Gli spettatori lo aiutano a ricordare che ha una missione: raccontare la storia di Mulan, non come la racconta quel tal Wal Sisdney, come si chiame, aiutatemi… ma quella di Mulan vissuta 1600 anni fa… Il racconto ci porta nell’antica Cina, al tempo in cui la Grande Muraglia difendeva il regno dagli invasori.

Quando gli Unni di Shan-Yu riescono a superarla la Cina entra in guerra. Ignara di tutto questo, la giovane Mulan si impegna a onorare la sua famiglia cercando di essere una ragazza docile, che ama la danza, la musica, che ha cura della casa. Ma Mulan coltiva una segreta passione. Adora giocare con le armi e fantasticare di essere un soldato.

Arriva una lettera, l’imperatore ordina l’arruolamento di un uomo di ogni famiglia per contrastare gli Unni.

Il solo uomo di casa è suo padre, dal nobile passato da guerriero ma ora malato. Non è in grado di affrontare un tale pericolo. Come fare? Mulan, quella notte, sottrae le gloriose armi di suo padre, si taglia i capelli con la lancia e lascia la sua casa. Intraprende un lungo viaggio per raggiungere il campo di battaglia. Attraverserà deserti, foreste, fiumi in piena, sarà travolta da un potente vento, incontrerà un pericoloso ma simpatico leone. Arriverà finalmente al campo di battaglia e affronterà i nemici da valoroso soldato. Ma un giorno viene ferita in battaglia e si scoprirà che dietro quel valoroso guerriero c’è una donna…

 

Nello spettacolo vengono sapientemente fusi il teatro di narrazione e le tecniche orientali del Kung Fu.

Attraverso i codici espressivi che rimandano ad un immaginario lontano, ma che sono talmente evocativi da caricarsi di significati universali, il piccolo spettatore comprende la storia e immagina quello che non è rappresentato. Ai suoi occhi apparirà una Cina inaspettata e fantastica che la proietterà al di fuori dei suoi confini culturali. Il cammino di Mulan attraverso le difficoltà che la metteranno continuamente alla prova, è il viaggio di un’adolescente alla scoperta del mondo. Il lieto fine, come nella maggior parte delle fiabe orientali, non è dato dal raggiungimento di un obbiettivo ma dall’aver posto delle basi per la realizzazione dei propri desideri.