Akròama
L'ORSO
di Lelio Lecis
da Anton Cechov
Con
Marcello Enardu / Militare
Raffaele Chessa / Servo
Rosalba Piras / Vedova
Mario Faticoni / Conferenziere
Scenografia e costumi
Valentina Enna
Regia
Lelio Lecis
Debutto: febbraio
1984
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Quando
Cechov da autore di racconti decise di diventare autore
di teatro, tradusse alcuni suoi racconti in atti unici.
L'interessante di questi atti unici sta nel fatto che si
tratta di veri e propri studi drammatici per il suo teatro
maggiore. E' il Cechov sperimentale che non ha risultati
da mostrare se non la sua volontà di studiare
E' il Cechov che in questo momento ci interessa. L'Akròama
non ha sposato un "filone" teatrale o una tendenza,
ha sposato il teatro in tutte le sue forme possibili. "L'orso"
da Cechov non è quindi un risultato da mostrare,
bensì un'altra via di ricerca sperimentale che l'Akròama,
a scopo anche informale, vuole presentare al suo pubblico
cagliaritano. Rappresenta il primo approccio della Compagnia
al cosiddetto teatro di prosa tradizionale, anche se Lelio
Lecis ha trasformato e tagliato il testo esaltando il momento
poetico piuttosto che l'intreccio farsesco.
"L'orso" non è più ambientato in
Russia, né in un tempo storico preciso, ma in coordinate
spazio-temporali equivalenti dove la forza cechoviana serve
come spunto per analizzare dei rapporti (padrone-servo)
che sono una costante dei lavori teatrali dell'autore. Lo
spettacolo trae spunto dai due atti unici "I danni
del tabacco" e "L'orso" uniti qui in un'unica
struttura drammaturgica.
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