4 marzo 

 L'Uovo 

Storia di un soldato
di Maria Cristina Giambruno
regia di Maria Cristina Giambruno

con Alessandro Sevi, Raffaello Mastrorilli, Guido D’Ascenzo
scenografia Antonio Massena
costumi Donatella Giagnacovo
musiche originali Raffaello Angelini
immagini in video e disegno luci Corrado Rea

 

E’ da una antica fiaba russa, tramandata da Aleksandr Nikolaevic Afanasjev con il titolo “Il Soldato disertore”, che trae spunto “… Storia di un soldato…”.

L’autrice e regista sottolinea e amplifica nell’interpretazione della figura del soldato la sua valenza quanto mai attuale di persona lacerantemente divisa tra l’aspirazione all’Essere, ciò che è in una sua serena vita affettiva, e la seduzione dell’Avere, in forma di facile conquista di beni materiali.

Del resto, colui che lo tenta gli appare nelle vesti affascinanti di un ricco, generoso e suadente signore, non in quelle del diavolo…

Come riconoscerlo allora? Come  evitarlo o neutralizzarlo? Il Soldato cosa sceglierà? Cosa farà di sé e della sua vita?

Lo spettacolo in fondo non lo dice; il finale è aperto: ne sia arbitro lo spettatore… il quale tuttavia può ben immaginare che il Soldato dovrà fare appello al senso di responsabilità verso se stesso e alla sua coscienza per affermare con la sua scelta che le gioie vere della vita non hanno prezzo, come la libertà! Inevitabilmente lo spettacolo diviene luogo di riflessione, investito in potenza di tante “emergenze” legate alla contemporaneità del mondo dei giovani, e non solo, e  alla attualità delle cronache di oggi.

Gli spettatori vengono emozionalmente coinvolti da una messinscena che si arricchisce delle forme espressive di immagini in video in un teatro sostanzialmente d’attore, sostenuto da una messa in spazio organica in cui luci, suono e scenografia giocano un ruolo egualmente determinante. Da questo insieme scaturisce uno spettacolo di grande fascino, dal ritmo agile e di forte presa emotiva sul pubblico.