domenica 7 marzo 

 Teatro Libero - Palermo 

Il giovane principe e la verità
di Jean-Claude Carrière
regia di Beno Mazzone

con Marcella Colaianni, Francesco Gulizzi, Giuseppe Sciascia
costumi Lia Chiappara
realizzazione costumi Iole Rizzo
musiche Antonio Guida
luci Gianfranco Mancuso

 

Un giovane principe desidera sposare la figlia di un contadino. Questi però non gli concederà la mano perché ritiene che il principe non conosca la verità. Per sposare la sua amata, il giovane principe dovrà partire alla ricerca di tale verità. Sì. È proprio la verità che il giovane innamorato dovrà trovare e scoprire per appagare il suo desiderio verso l’amata.
L’avventura del giovane principe è ispirata ad una favola indiana, La menzogna della verità, riportata nella raccolta di storie Les circles des menteures, dello stesso Jean-Claude Carrière; che rispetto alla favola originaria aggiunge il personaggio del narratore a fare da contrappunto ai numerosi personaggi che scandiscono il viaggio del giovane principe. Ognuno di essi porterà una risposta diversa, enigmatica, e il narratore non li tradurrà in una verità, bensì avrà soltanto il compito di trasmettere e di assecondare tutti questi enigmi.
La verità, unica e sola, è come un Santo Graal, o come l’araba fenice, come scrive Da Ponte per le armonie mozartiane: “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Essa è varia, “liquida”, muta a seconda delle circostanze, si adatta ai tempi ed è soprattutto legata agli individui. Il giovane principe, nel suo lungo viaggio troverà tuttavia due cose: la prima è che la verità va cercata in se stessi, la seconda è che non bisogna mai smettere di cercarla; alla fine del suo viaggio, infatti, non potrà fare altro che rimettersi nuovamente in viaggio.
«Allora ascoltami, e non dimenticare mai ciò che ti sto per dire: bisogna sempre seguire quelli che cercano la verità. E fuggire sempre da quelli che l’hanno trovata».
…Un giorno ho incontrato un uomo che mi ha detto: «vuoi che ti dica la verità? la verità è che sono un bugiardo…