25 e 26 maggio 

 Teatri di Vita 

IL FRIGO
uno spettacolo di ANDREA ADRIATICO per EVA ROBIN’S

di Copi (traduzione di Luca Coppola e Giancarlo Prati)
regia di Andrea Adriatico

con EVA ROBIN’S

 

Abbiamo messo Eva Robin’s nel Frigo.

Apri lo sportello e parte una strana girandola di personaggi e storie, di surreali crudeltà.

Il frigo è uno dei testi teatrali più vorticosi di Copi, dove si ritrovano concentrati tutti i suoi temi e le sue manie, a cominciare dai sessi indefiniti e dalle violenze a ripetizione.

A incarnare l’eroina di questa strana opera è Eva Robin’s. Ironica, affascinante, cinica: così Eva si presenta nuovamente sulle scene italiane, con un monologo che sembra scritto appositamente per lei, in un vorticoso crescendo di parole e situazioni da fumetto tragicomico come in un trip lisergico.

Nel Frigo c’è tutta la teatralità cinica e pungente del grande franco-argentino Copi, morto di Aids nel 1987, celebre per i fumetti della Donna Seduta e per la sua capacità di ridere con sprezzante ironia delle disgrazie e delle ingiustizie della commedia umana.

In quest’opera, su uno sfondo pop iperrealistico, si avvicendano le sequenze più strampalate che si possano immaginare, in una girandola caleidoscopica che ruota attorno all’improbabile apparizione di un frigo nel salotto di una ex indossatrice sul viale del tramonto. Che si confonde con altri personaggi risucchiati in quest’incubo: una psicanalista svitata, una madre crudele, una serva irriverente, un editore megalomane, un... topo!

A vestire i tanti panni dei tanti personaggi è sempre lei, Eva Robin’s, nel suo atteso ritorno al grande teatro, dopo la straordinaria prova d’attrice dimostrata dodici anni fa al festival di Santarcangelo ne La voce umana di Cocteau, in un’edizione indimenticabile e acclamata dalla critica italiana.

Come allora, a dirigerla per questa nuova produzione targata Teatri di Vita è Andrea Adriatico, ed anche per lui è un atteso ritorno al confronto con le sottili architetture drammaturgiche di Copi, dopo una irresistibile edizione delle Quattro gemelle nel 2001, intrise di una graffiante comicità e di una tragica allegria.

Copi (Raul Damonte; Buenos Aires 1944 - Parigi 1987). Autore teatrale, attore e disegnatore. A 28 anni ha il suo primo successo teatrale con La giornata di una sognatrice. Nel ‘67 anche gli italiani cominciano a conoscerlo grazie a Linus, e ad amare la sua improbabile donna seduta con il nasone e il nevrotico pollastro con il quale si perdeva in dialoghi surreali. Tra i suoi testi teatrali: Eva Peron, L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi, Le quattro gemelle, Loretta Strong, La Piramide, La Torre della Défense, Il frigo, La notte di Madame Lucienne, Le scale del Sacro Cuore, Una visita inopportuna. Copi ha anche

scritto il romanzo Il ballo delle checche, e numerosi albi di fumetti fino all’ultimo Il fantastico mondo dei gay. Recitava “en travesti” nei suoi spettacoli, ma anche in altre occasioni, come nelle Serve di Genet, nel ruolo di Madame, con la regia di Missiroli.