05 giugno 2009 

 Mezzanima 

Mezz'anima
di Gabriele Melis

Regia e coreografia: Gabriele Melis
Interpreti Michela Laconi Veronica Mazzei Valentina Puddu Laura Zampiglia
Disegno luci Giovanni Schirru
Scenografia e costumi Gabriele Melis
Musiche di Neeva e aa.vv

 

Quattro ‘attrici ballerine’ si muovono sulla scena per dare forma ad

una fantasia coreografica costruita con una serie di giochi infantili. Dove non bastano le parole, interviene il corpo, per interpretare ora la belva in gabbia, ora un animale libero, ancora, un pagliaccio, un domatore che cerca di controllare tutto e tutti. In un circo virtuale più immaginato che rappresentato. Ritorna in questo spettacolo di teatro danza il tema pirandelliano della maschera e il gioco dei riflessi. <>, spiega Gabriele Melis. In un ciclo continuo di vittorie e sconfitte, gioie e dolori, dove, distrutta

un’identità vecchia, se ne costruisce una nuova e il gioco ricomincia. Una sorta di ‘ballo in maschera’, un gioco fatto di poche certezze e molte incognite. Ma dove c’è spazio per la fantasia: nuovi travestimenti, nuovi giochi da proporre.

 

Compagnia

 Sintesi della compagnia

La compagnia di danza contemporanea Mezzanima, è stata fondata nel

2007 dal giovane coreografo sardo Gabriele Melis. E’ il risultato di

anni di studio ed esperienza come coreografo di un corpo di ballo e in

ambito teatrale. Esperienza che l’artista è riuscito a fondere

nell’attuale compagnia. In due anni sono già diverse le produzioni artistiche che portano la firma Mezzanima, come ‘Il circo degli Inferi’, ‘Frammenti di fluido’ e ‘Obscura’.

 

 

 

 

 

La poetica di Mezzanima

 Mezzanima è il risultato di una poetica che abbina il linguaggio non verbale della danza all’espressività teatrale. In questa ricerca continua e quasi ossessiva di nuovi linguaggi comunicatici ed espressivi del corpo e del gesto si intrecciano generi differenti. <<Il risultato è un caleidoscopio di forme e codici visivi e corporei messi in scena, fino ad ottenere un esito che può essere al tempo stesso drammatico e giocoso, intimo e al tempo stesso “leggero” - sottolinea il coreografo Gabriele Melis - una ricerca che punta a scavare dentro l’anima facendola fluire libera nel movimento, esaltando ed esasperando l’espressività del gesto fino all’estremo. Con l’aspirazione a esplorare sempre nuovi canali espressivi, a suscitare emozioni e indurre lo spettatore a porsi continui interrogativi>>.